mercoledì 27 luglio 2016

Auguri papà!

Caro Pietro, oggi è un giorno speciale. Ti sembrerà strano perché apparentemente è uguale a tutti gli altri della settimana: tu sei dai nonni e la mamma è immersa nel traffico e nelle scartoffie dell’ufficio che si accumulano in vista delle vacanze estive.
Ma oggi è il compleanno del papà!

Accidenti, Pietro, ma abbiamo pensato ad un regalo? Perché non mi hai ricordato di andare insieme a comprarlo uno di questi giorni?? Te ne sei scordato anche tu! Forse perché sei troppo piccolo per ricordarti di averne già vissuto uno, alla fine, l'anno scorso avevi solo due mesi. O forse perché io odio portarti per negozi e i nostri pomeriggi sono sempre pieni di giochi all’aria aperta e prati e boschi e piscine, ed è così che ci siamo dimenticati il regalo per il papà!
Ma, anche lui, non potrebbe compiere gli anni in un altro periodo? Meno incasinato, che ne so, come la mamma a febbraio, che, dico io, è un mese in cui non succede niente altro di importante e non a fine luglio con le valigie da preparare (ma se partiamo il 13 agosto?..bhè io alle valigie ci sto già pensando) e mille progetti da chiudere in ufficio, e i pomeriggi in piscina da organizzare??

Va be ormai è fatta! Per riparare parzialmente all’assenza di regalo, quest’anno voglio fargli gli auguri in un modo speciale e, visto che la mamma ha un bellissimo blog, ha pensato di dedicargli un intero post! Perché è vero che questo blog, come si capisce dal nome, parla principalmente della mamma, ma è anche vero che senza il papà il blog non esisterebbe nemmeno!

Perché sai, Pietro, il tuo papà non è soltanto il tuo papà, anche se ha desiderato tanto diventarlo. Lui prima di essere il tuo papà era (è ) il marito della mamma e prima ancora il suo fidanzato. Capirai questi concetti fra qualche anno, quando spero ti capiterà la fortuna che è  capitata a me, incontrando il papà.

Lui non fa ridere solo te sai, o meglio, non solo te, adesso. Lui ha sempre fatto ridere tanto anche la mamma, quando tu non c'eri.
Adesso a te sembra buffo quando fa le voci strane, e le imitazioni del genovese se andiamo in Liguria, o del romagnolo quando siamo a Parma. Ma sei fortunato che non siamo ancora stati con te in Sardegna! Lì  ti sbellicheresti dalle risate proprio! Ti ci dobbiamo portare perché il sardo è  il suo preferito.

Prima che tu arrivassi papà era sempre attivo, pronto ad uscire la sera: ora, tu lo vedi spesso lì  sul divano, che è  un po' stanco, ma ti assicuro che lui era il primo a trascinare le serate con gli amici. Adesso, non è  colpa tua Pietro, che pure sei un bambino che ci fa dormire e sei obiettivamente un angelo da quando sei nato, ma è che il divertimento con te è  molto, molto più grande di quello di prima, ed è  per questo che è più stanco! Come fai tu con i tuoi amichetti, più ti diverti più sei stanco!
Inoltre devi considerare  che lui, oltre a divertirsi con te, ha anche altri bambini coi quali divertirsi, quelli del suo lavoro, che sono tantissimi e d'estate, quando la scuola finisce, hanno un sacco di voglia in più di divertirsi. Anche questo lo capirai piu avanti. Ora, puoi immaginare, se la stanchezza è  proporzionale al divertimento,  quanto può  essere stanco il papà  alla fine della sua giornata di lavoro-divertimento!

Comunque un giorno Pietro quando ricorderai di essere stato bambino io ti auguro di desiderare un figlio come lo ha desiderato il tuo papà.  E ti auguro di non averlo subito, appena lo desideri. Ma che la vita te lo faccia attendere un poco, un poco soltanto. Non tutto quello che abbiamo aspettato noi prima di raggiungere te, no, non cosi. Ma quel tanto per capire la bellezza delle cose desiderate. Ma non potrai capirlo da solo, per cui ti auguro che con te ci sia qualcuno che sappia aspettare, proprio come ha fatto il tuo papà con la tua mamma.

Perché tu sei ancora piccolo, caro Pietro, ma devi sapere che, nonostante mamma e papà abbiano due caratteri molto, molto testardi (indoviniamo come verrai fuori tu, da grande?) e abbiano preferenze e gusti pressoché opposti su (quasi) tutto, il papa è la mamma insieme hanno dato vita ad un connubio speciale, uno di quelli che, non si sa per quale strana alchimia, funzionano perfettamente!

Perché il tuo papà, caro Pietro, ha tanti difetti, ma è una persona grande.
Ha la forza di chi sa andare oltre le apparenze, e guardare negli occhi le persone. Anche quelle che incontra per la prima volta. Ha la tenerezza di abbracciare, di dire “ti amo” ogni giorno. E’ entusiasta. Guarda avanti e non recrimina mai il passato. Sa ascoltare ma soprattutto sa mettersi nei panni di chi ascolta. Si accetta per quello che è, e accetta gli altri come sono, senza mai volerli cambiare. 

E’ una persona libera, come poche ne ho conosciute nella vita.

Sono queste le cose che invidio di più al tuo papà e che spero tu, Pietro, riceverai in eredità da lui.
Auguri Mio!

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