domenica 21 maggio 2017

Favole di compleanno

Oggi sono passati due anni da quando sono diventata mamma. Due anni che hanno cambiato la mia vita, e che hanno messo fine alla mia "attesadiattesa" (http://inattesadiattesa.blogspot.it ) il nome  del mio vecchio Blog, dove ho raccontato tutto il percorso tortuoso che ci ha portati ad avere un figlio.
Oggi mio figlio Pietro compie due anni, sono le sette del mattino ed è domenica, e lui sta ancora dormendo nel lettone con il papà.
Io sono gia in piedi. Mi sono svegliata presto ed ho iniziato a scrivere. Volevo ripercorrere il 21 maggio 2015, ma poi ho aperto un armadio e lo sguardo mi si è fermato su questo ammasso di cartelle, piene di documenti, fogli, esami, ricette, esiti, ricoveri. Cartelle piene di 5 anni della nostra vita spesi appresso al nostro sogno e che non ho ancora avuto il coraggio di buttare via.
Dentro ci sono le lacrime e le delusioni che abbiamo patito e tutto ciò che abbiamo sperimentato prima di diventare genitori. Non le ho mai buttate, perché vi giuro che, ogni tanto, le apro ancora. Le apro e le riguardo un momento. Poi le metto via, ma è come se volessi che rimangano li, vicino a me, comunque a farmi compagnia. A ricordarmi di quanto abbia desiderato diventare mamma, e come sia stata fortunata  a riuscirci. A ricordarmi delle tante donne che percorrono questo cammino, a quanto spesso io pensi a loro, alle loro fatiche e frustrazioni e ai loro sentimenti che conosco molto bene.

Sono qui seduta da sola e penso. Penso a questo ultimo incredibile anno. A quanto Pietro sia cresciuto, i suoi progressi, le sue conquiste, le gioie e le paure nel vederlo cambiare.
Penso che a quest'ora, questo compleanno avrei potuto passarlo in maniera diversa, se quel fratellino o sorellina, arrivato qualche mese fa, non se ne fosse volato via cosi presto. Si perche questo 2017 ci ha portato una nuova esperienza dolorosa, che non ci saremmo mai aspettati. Un nuovo miracolo, arrivato quasi per caso, e troppo presto svanito nel sogno infranto di quello che poteva essere e non è stato.

Dopo 5 anni a riempire queste cartelle, due gravidanze naturali nel giro di due anni mi sembravano francamente impossibili. Poi invece abbiamo scoperto di aspettare una nuova vita. E siamo stati sbalzati su nel paradiso. E poi giù.  Dove quel cuoricino in più, che aveva iniziato a battere, ha smesso di farlo.

È buffo come quando ti abitui a qualcosa di straordinario questo sembri diventare quasi normale. Quando sei dentro ad una favola, come Pretty Woman, poi vuoi di più, vuoi il lieto fine, vuoi il massimo, anche se quel massimo è molto più di quello che potevi sperare.
E così mi sono sentita una donna normale, che è rimasta incinta come una donna normale, e che poteva permettersi di dire di non averci neanche pensato, come fosse successo per caso. Dimenticando come queste parole nei nostri anni duri di fecondazioni assistite e provette, suscitassero in me moti di distruzione di massa di tutto il genere femminile "distrattamente fertile".

Ma adesso che ho sfiorato un altro sogno, io penso al finale del film quando Richard Gere chiede a Julia Roberts cosa vorrebbe e lei risponde: ora voglio la favola. E lui arriva a cavallo della sua automobile a regalargliela. Credo che non smetterò mai di credere alle favole, e vivrò sempre tenendo ben presente di averne vissuta una, e di volerla raccontare a quelle donne che stanno sperando.


Oggi è un giorno speciale . Oggi  la mia favola bella si chiama Pietro, ha le guanciotte rosse e un casco ribelle di biondissimi capelli. Ed ora..si è svegliato!