mercoledì 19 luglio 2017

Giorni difficili

Ci sono giorni difficili. Giorni in cui tutto gira storto, tutto sembra insormontabile: quel problema in ufficio, quel cambiamento, quella tensione che va a finire che rispondi male a chi proprio non vorresti, e poi quell'incomprensione stupidissima, la pioggia e il traffico e nessuno che ti capisce e la borsa della spesa che ti si rompe proprio prima del portone di casa facendo cadere tutto per terra!
In questi giorni diventa difficile anche essere la mamma che vorresti.
Ti sembra di dedicare a tuo figlio solo il residuo di questa tua orrenda giornata, fatto di quel briciolo di energia rimasta, dopo che tutte le altre se ne sono andate in insulti e rabbia.

Guardarti dormire e respirare profondo con quel tuo labbro abbandonato é il momento migliore cui si possa aspirare, in giorni cosi. Ti guardo e penso: meno male che ci sei tu! Chi di noi non lo ha mai detto al proprio bambino? Chi di noi non si rifugia in loro la sera, quando li guarda dormire?
Quando lo faccio mi sento sempre sollevata, qualsiasi cosa accada nella mia giornata.
In giornate come questa la tentazione di aggrapparsi a te, figlio mio, come ancora di salvezza, in mezzo ad un mare in tempesta é forte.
Ma è una tentazione alla quale non cederò!
No, non lo farò. Non penserò questo di te, mio piccolo e inconsapevole salvatore!
Primo perché non sei il merito delle mie azioni, e Dio solo sa che cosa ho fatto per meritarmi un regalo immeritabile come te.
Secondo perché tu, Pietro, sei molto di più che la mia ancora di salvezza. Molto più che un rifugio dove scappare quando non ce la faccio.

Sei tanto, immensamente, di più.
Sei una vita. Sei un mondo. Sei tu!
Sei la tua vita, non la mia. Sei la tua forza, non la mia.
Anche se ti guardo e penso che non sarei più la stessa senza te, sento che non posso darti questo compito.
Preferisco attraversare mille di questi giorni grigi, e tornare a casa con mille buste della spesa rotte e insegnarti a raccogliere piano piano ogni oggetto e rimetterlo al proprio posto.
A fare i conti con le tue paure e fragilità perche nessuno, nemmeno la tua mamma, potrà vivere la tua vita al posto tuo.
E le persone che amerai, e che ti ameranno, sono importanti si, ma capirai che non è giusto aggrapparsi a loro per fuggire dai problemi. Affrontarli insieme piuttosto. Aiutarle e farsi aiutare. Ma mai sostituirle alle proprie paure.

Perché tu, figlio, hai tutta la tua vita davanti e solo tu puoi attraversarla con gli alti e i bassi che sono necessari.
E vivi, figlio! Vivi con tutto il tuo cuore, che stasera mi sembra l'unica cosa importante nella vita.
Vivi e racconta le cose belle che siamo stati io e te.
Perché tu sei un'orchestra di emozioni a cui dare ancora un nome.

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